La città di Lucera, insignita del titolo di Città d’arte, è anche nota come “Chiave di Puglia” per la sua posizione geografica strategica. E’ situata a 18 Km da Foggia ed ha origini molto antiche, testimoniate da numerosi reperti risalenti al Neolitico e all’Età del Bronzo e che attestano anche la presenza dei Greci e dei Romani. Il nome “Lucera” deriverebbe da radici etrusche: “Luc” (bosco) e “eri” (sacro), proprio a causa della presenza, un tempo, di un bosco sacro nelle zone limitrofe.
La Puglia è da tempi remoti una regione votata alla vendemmia e al vino, uno dei suoi punti di forza. In città le vendemmiatrici andavano nei vigneti all’alba con il cesto della colazione e, arrivate alla vigna, indossavano il “guardamacchie”, un indumento caratteristico fatto di tela chiara. Afferrata la “raganella”, la roncola per la vendemmia e preso tra le braccia il “panaro”, un cesto fatto di cannucce, iniziavano il taglio dell’uva con canti intonati soprattutto dai più giovani.
Alla fine della vendemmia si faceva “u capecanale”, un banchetto a base di galline arrostite su una fiamma alimentata da tralci di vite, mosto fresco e vini invecchiati. Alla fine, si era soliti consumare pane e uva, emblemi di Cristo. Terminato il banchetto, partiva un corteo fino all’ingresso del paese, con un carro al centro del quale sedeva il padrone, a cavalcioni su una botte di vino. Ultimata la vinificazione, il mosto era trasportato dalla masseria del ricco proprietario in città, nella propria cantina.
Tuttora la produzione del vino è fondamentale per l’economia cittadina: il D.O.C. più celebre è il “Cacc’e Mmitte”, vino robusto dal profumo intenso. “Cacc’e mmitte” in dialetto significa “tira e metti” e fa proprio riferimento al modo di vinificare caratteristico di Lucera: “caccia fuori” dal palmento, il tino a forma di vasca con pareti di mattoni o calcestruzzo che serviva per pigiare e fermentare il mosto e “metti”, nel palmento rimasto vuoto, l’uva di un altro proprietario viticultore.
Inoltre, Lucera è inclusa nella Strada dei vini D.O.C. della Daunia ed ogni anno, nel mese di Agosto, si svolge la manifestazione “Calici di Stelle”, che offre degustazioni nelle vie del Centro Storico. Molto consolidata e apprezzata anche la tradizione gastronomica della città: sono numerose, infatti, le aziende artigianali specializzate nella lavorazione del pane e dei taralli, così come della pasta fresca (orecchiette, cavatelli e troccoli) e dei prodotti caseari (mozzarelle, caciocavallo): il prodotto caratteristico del posto è, però, il pane di Lucera, a lavorazione manuale e lievitazione naturale.